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Manuale•Non sa/non risponde

Dalla prima stesura alla pubblicazione

24 Gennaio 2022 by Silvia T. Nessun commento

La prima domanda a cui voglio rispondere me la state facendo in tanti (lusingandomi enormemente!) ma vi volevo spiegare quali sono gli step successivi alla conclusione di una prima stesura di un libro.

Spero che il video possa esservi utile!

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Manuale

Il passo in più

23 Maggio 2020 by Silvia T. Nessun commento

Quando ho deciso di collaborare con una casa editrice cercando dei manoscritti inediti, ammetto che ho avuto i miei dubbi su come reperirli.

Pensavo che mi sarebbero piovuti addosso (metaforicamente) migliaia di inediti di qualunque genere, scritti in maniera indecente.

E ho dovuto ricredermi perché, benché il mio sia un piccolo scouting, ho ricevuto davvero del materiale valido e interessante. Qualcuno è chiaramente portato per inventare delle storie perché le trame sono appassionanti, qualcun’altro ha uno stile di scrittura veramente originale e poi ci sono quelli che hanno entrambe le cose.

Innanzitutto vi ringrazio, perché mi avete fatto ritrovare un po’ di fiducia nell’umanità, dopo averne persa parecchia leggendo post sui social.

Rimanga segretissimo tra noi: sto seguendo il progetto di una ragazza che mi sta mandando il suo inedito a puntate ed è una vera bomba. Spero che possiate leggerlo presto anche voi. Piccolo messaggio promozionale off topic.

Ci sono, comunque, due o tre consigli generali che vorrei darvi per fare quel passetto in più e migliorare i vostri manoscritti (perché tutto è migliorabile nella vita):

  • Non scrivete come parlate. Sento già le obiezioni; ma dà caratterizzazione al personaggi, è più veritiero, non tutti vogliono una lezione di grammatica… E’ vero. Il vostro personaggio parla molto rozzamente? Ok, nel dialogo potete riportare il suo linguaggio (senza esagerare, sennò poi diventa macchietta) ma dove non parla, tenete il tono del libro. Non fatevi trascinare. E’ vero anche che qualcuno scrive romanzi d’intrattenimento e non saggi di filosofia ma credetemi, scrivere in maniera semplice non significa scrivere sgrammaticato;
  • Non fidatevi del correttore automatico. O, almeno non solo di quello. Ricontrollate e rileggete sempre (ad alta voce, così sentirete anche quando il dialogo non funziona) e soprattutto, cercate sul dizionario o su Internet quando il correttore vi segnala qualcosa ma voi avete dei dubbi. A volte, i computer sbagliano.
  • Non giudicate chi sta leggendo. Innanzitutto non lo conoscete, per cui non ponetevi con un atteggiamento di saccenza assoluta che, comunque, urta in fase di lettura. E, credetemi, quando le persone vi leggeranno e voi leggerete i loro commenti, capirete molto di più anche voi. E diventerete scrittori migliori;
  • Siate lo scrittore, non il personaggio. E’ l’ultimo passo in più da fare. Per quanto la storia possa starvi a cuore o essere, addirittura, la vostra stessa storia, ricordatevi che voi dovete vedere l’insieme. Siete il regista, non gli attori. Quindi, con il magico potere conferito dalla revisione, togliete, aggiungete o correggete di modo che tutto fili. Non attaccatevi a delle cose che volete dire per forza, anche se nella narrazione non sono utili o intralciano.

Complimenti a tutti!

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Manuale•Non sa/non risponde•Recensioni

Breaking news! Casa editrice cerca autori

28 Febbraio 2020 by Silvia T. 3 commenti

Oggi sono molto felice perché, finalmente, ho un vero e proprio contatto con un gruppo editoriale (di cui non posso rivelare il nome) che ha deciso di aprirsi alla narrativa, selezionando opere inedite di scrittori emergenti.

Mi hanno contattata ieri e mi hanno chiesto di trovare degli inediti tramite i miei canali, che, in caso di una valutazione positiva da parte mia, arriveranno direttamente sulla scrivania del Direttore Editoriale.

Cosa stanno cercando? La casa editrice valuterà narrativa di ogni genere: romanzi storici, a sfondo sociale, d’avventura, di formazione, gialli, rosa, noir, fantasy, thriller, horror, fantascienza, ragazzi, erotico, psicologico, umoristico. Ma anche racconti, fiabe, biografie, diari.

Come devono essere i romanzi?

  • INEDITI, cioè non pubblicati né in cartaceo né online con autopubblicazione.
  • REVISIONATI e con questo intendo che deve essere la vostra ultima stesura prima dell’invio e in italiano corretto. Per cui rileggete e correggete. Se nel romanzo ci sono informazioni storiche o scientifiche o di altro tipo, verificatele tutte. Mi raccomando: ogni lavoro di editing e/o correzione bozze sarà effettuato da me SOLO A PAGAMENTO, ovviamente previa conferma dell’autore. Revisionare un testo richiede tempo e lavoro, per cui non posso farlo gratuitamente.

Cosa mi piace leggere? Se avete seguito un po’ questo blog, ormai l’avrete capito. Non importa il genere o la trama. Coinvolgetemi nella lettura: è la mia unica richiesta.

Ci tengo a dirvi che la casa editrice non richiede un pagamento per la pubblicazione e non obbliga l’autore a comprare delle copie (nel caso foste scelti, sarà una vostra libera scelta).

Come fare arrivare il vostro romanzo a me? Tramite il mio indirizzo di posta info@nonprendeteappunti.it.

Quindi, che aspettate? Tirate fuori il romanzo dal cassetto (o dal computer), revisionatelo bene e poi inviatemelo.

Potete scrivermi qui anche per eventuali dubbi o domande ma potete sempre trovarmi su Facebook e Instagram come A chiare lettere.

Non ci sono garanzie, lo so. E ‘un’opportunità e come tale, va sfruttata. Forza! Non vedo l’ora di leggervi.

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Manuale

Un bel colpo di forbici

23 Ottobre 2019 by Silvia T. Nessun commento

Allora, riepiloghiamo un attimo, avete scelto personaggi e genere, avete costruito una trama, avete trovato il finale. E’ fatta, no? NO. Ora comincia un altro lavoro: la revisione. E, perdonate il francesismo, è una vera rottura di palle. Vi accorgerete di due cose durante questo percorso:

  • che rileggere all’infinito provoca nausea e scompensi cardiaci;
  • che alcune parti che sembravano geniali non lo sono, anzi.

Molti insegnanti di scrittura consigliano di tenere il manoscritto per un po’ “in salamoia”, dentro un cassetto e di rileggere il tutto un paio di mesi dopo a mente fredda. Ora, parlandoci tra di noi, sì è vero, può aiutare ma voi avete passato mesi a scrivere e riscrivere e rileggere che non vedete l’ora di mettere il punto finale.  E’ comprensibile. Io vi direi di cominciare a correggere, togliere i refusi, fare una prima lettura veloce. Tanto vi ci vorrà parecchio per arrivare al risultato finale e, se avrete la fortuna di pubblicare, il tutto passerà attraverso un editor e un correttore di bozze professionisti.

E a cosa servono le forbici? Esatto, lo sanno anche i bambini: tagliare. E questo vi costerà un pezzo di cuore, ma l’amore (anche quello verso la scrittura) è sofferenza.

Qualche consiglio sulla revisione:

  • non sbrodolate di aggettivi a destra e manca per fare volume; 
  • non descrivete ma mostrate (ricordate?);
  • non siate ripetitivi;
  • usate minuziosamente la punteggiatura (se qualcuno ha inventato il punto e virgola ci sarà un motivo. Usatelo!);
  • controllate maiuscole, minuscole, spazi, corretta sillabazione delle parole. Se siete un dubbio verificate sul buon caro vecchio dizionario o su Internet (nessuno vi farà il pelo se la parola è scritta correttamente);
  • il modo di scrivere è cambiato negli anni. Come il resto del mondo, si è abituato alla brevità. Questo non vuol dire che dobbiate scrivere un sms o con i vari hastag (qualcuno vi fulminerebbe credo!) ma sappiate che una descrizione molto lunga comporta molte insidie. Semplificatevi la vita: mettete un punto in più e una virgola in meno.

Contate che qualcosa di sbagliato o poco chiaro rimarrà sempre (a furia di rileggere il vostro libro ne imparerete a memoria alcune parti e qualsiasi refuso sarà introvabile a quel punto), ma un manoscritto ben revisionato (a livello grammaticale) è già un bel biglietto da visita per un potenziale editore. Editore? Sì, lo so, ora non ci potete credere ma state preparando la vostra opera per uno step molto importante.

Tenetelo sempre presente mentre revisionate; ora il libro esiste, manca la manutenzione.

P.S. Vi ho messo l’immagine con le forbici e i fiori perché quelle con solo le forbici mi sembravano troppo crude. Capirete…

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