Non prendete appunti -
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Manuale•Non sa/non risponde

Chi fugge e chi resta

20 Febbraio 2022 by Silvia T. Nessun commento

In molti mi hanno scritto e hanno commentato il post, per cui oggi ho deciso di rispondere a un po’ di questioni che avete sollevato perché mi sembrano interessanti.

Vediamo come è possibile portare una quadrilogia come L’amica geniale in tv, senza snaturarla.

E vi avviso, gesticolo davvero tanto in questo video! 😬

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Manuale•Non sa/non risponde

Le due documentazioni per scrivere un libro

10 Febbraio 2022 by Silvia T. Nessun commento

Già ve ne ho parlato nel manuale ma la documentazione è necessaria per poter scrivere un buon libro.

Per me ne esistono due tipi e ve le spiego nel video.

Per qualsiasi informazione o dubbio, potete scrivermi a info@nonprendeteappunti.it o su Messanger A chiare lettere o via Instagram chiare_lettere.

Iscrivetevi al canale Youtube per rimanere sempre aggiornati.

Spero che questo piccolo backstage del nuovo libro via sia utile.

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Manuale•Non sa/non risponde

La mia vera storia di Covid

3 Febbraio 2022 by Silvia T. Nessun commento

Sono un numero. Sono una persona. Sono una di quelle persone nelle statistiche.

Questa è la vera storia di quello che mi è successo nel primo lockdown.

https://youtu.be/94K_fz2bTU8

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Manuale•Non sa/non risponde

Ho scritto un libro. E ora?

31 Gennaio 2022 by Silvia T. Nessun commento

L’annosa questione che si presenta quando terminiamo di scrivere un libro.

Nel video, qualche risposta utile.

https://youtu.be/L7RyhHjydcw

Alla prossima 🙂

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Manuale•Non sa/non risponde•Recensioni

Breaking news! Casa editrice cerca autori

28 Febbraio 2020 by Silvia T. 3 commenti

Oggi sono molto felice perché, finalmente, ho un vero e proprio contatto con un gruppo editoriale (di cui non posso rivelare il nome) che ha deciso di aprirsi alla narrativa, selezionando opere inedite di scrittori emergenti.

Mi hanno contattata ieri e mi hanno chiesto di trovare degli inediti tramite i miei canali, che, in caso di una valutazione positiva da parte mia, arriveranno direttamente sulla scrivania del Direttore Editoriale.

Cosa stanno cercando? La casa editrice valuterà narrativa di ogni genere: romanzi storici, a sfondo sociale, d’avventura, di formazione, gialli, rosa, noir, fantasy, thriller, horror, fantascienza, ragazzi, erotico, psicologico, umoristico. Ma anche racconti, fiabe, biografie, diari.

Come devono essere i romanzi?

  • INEDITI, cioè non pubblicati né in cartaceo né online con autopubblicazione.
  • REVISIONATI e con questo intendo che deve essere la vostra ultima stesura prima dell’invio e in italiano corretto. Per cui rileggete e correggete. Se nel romanzo ci sono informazioni storiche o scientifiche o di altro tipo, verificatele tutte. Mi raccomando: ogni lavoro di editing e/o correzione bozze sarà effettuato da me SOLO A PAGAMENTO, ovviamente previa conferma dell’autore. Revisionare un testo richiede tempo e lavoro, per cui non posso farlo gratuitamente.

Cosa mi piace leggere? Se avete seguito un po’ questo blog, ormai l’avrete capito. Non importa il genere o la trama. Coinvolgetemi nella lettura: è la mia unica richiesta.

Ci tengo a dirvi che la casa editrice non richiede un pagamento per la pubblicazione e non obbliga l’autore a comprare delle copie (nel caso foste scelti, sarà una vostra libera scelta).

Come fare arrivare il vostro romanzo a me? Tramite il mio indirizzo di posta info@nonprendeteappunti.it.

Quindi, che aspettate? Tirate fuori il romanzo dal cassetto (o dal computer), revisionatelo bene e poi inviatemelo.

Potete scrivermi qui anche per eventuali dubbi o domande ma potete sempre trovarmi su Facebook e Instagram come A chiare lettere.

Non ci sono garanzie, lo so. E ‘un’opportunità e come tale, va sfruttata. Forza! Non vedo l’ora di leggervi.

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Manuale

Il racconto: un’arte sottovalutata

15 Gennaio 2020 by Silvia T. Nessun commento

Una volta lessi un post sulla mia pagina di Facebook; a quanto pare, era la giornata mondiale della lentezza. Per prima cosa ho pensato: ma tutti i giorni è la giornata mondiale di qualcosa? Poi ho pensato: sarà mondiale ma a Milano la lentezza è un’utopia. E poi l’ultimo pensiero, la vera idea: e se per un po’ vivessimo davvero tutti più lentamente? Che succederebbe? Ne è nato un racconto.

All’inizio, come molti, pensavo che il racconto fosse un genere minore. Il romanzo cavolo! Era quello a cui puntavo. Poi, dopo aver letto Buzzati, A.Munro, Richard Yates, Dorothy Parker e tanti altri, ho scoperto che avevo torto e ho capito che un vero scrittore è capace di scrivere un buon racconto. Ergo, non è così facile scrivere un racconto.

Quello che non tutti sapete è che, prima di avere questo bellissimo blog, ne ho avuto un altro altrettanto bello (ancora attivo) con due meravigliose amiche e scrittrici: Unastanzatuttapertre. Qui abbiamo raccolto tutta una serie di racconti brevi da noi scritti. Per quanto mi riguarda, l’importanza di questo progetto e la scrittura di racconti brevi è stata fondamentale per arrivare a scrivere un libro.

Ma come si scrive un racconto? Analizziamo i punti principali.

Lo spunto: può essere davvero qualunque cosa. E non sono troppo generica. L’ispirazione può arrivare da ciò che avete visto o sentito, da una persona che avete incontrato, da una vostra esperienza o da un sentimento che state vivendo o avete vissuto. Ma ne sto sicuramente dimenticando qualcuno.

Il racconto breve: si articola solitamente in poche pagine. Tre o quattro al massimo. In Unastanzatuttapertre, l’obiettivo era addirittura di stare in una pagina e mezza/due (sempre più difficile). Dovevano bastare cinque minuti a leggerli. E’ questa la caratteristica che dovete perseguire in un racconto breve. Due/tre pagine sono troppo poche per creare una trama di senso, un percorso di cambiamento plausibile per uno o più personaggi. Dovete immaginare il racconto breve come una fotografia, come un lampione che illumina una scena. E in quella scena, c’è la vostra storia. Per fare questo, mostrare e non descrivere (come abbiamo già visto) è necessario.

Il racconto lungo: solitamente (ma non obbligatoriamente) è tra le trenta e le sessanta pagine. Ovviamente, con più pagine, aumenta lo spazio di manovra. La storia si può comporre di più azioni, il percorso dei personaggi si allunga e le situazioni possono modificarsi (tutto nel limite del plausibile). State, però, molto attenti: non sbrodolate. Non finirò mai di scrivervelo. E’ vero, io sono un amante del poco ma buono ma ho davvero letto racconti lunghi che potevano tranquillamente diventare racconti brevi e ci avrebbero guadagnato.

Il finale: sempre una questione complicata. Nel racconto lungo, usate il principio del romanzo: sbizzarritevi. Ma mi raccomando, non tirate fuori il coniglio dal cappello. Se i conigli non vivono nei capelli un motivo ci sarà no? Per il racconto breve vi dico solo questo: una foto finisce? Non scrivete per arrivare al finale ma per lasciare un’immagine.

Quello che vi posso assicurare è che vi sarà utile scrivere racconti, vi darà un nuovo metro per valutare, la capacità di togliere il superfluo e, se riuscirete a mostrare e a scrivere un bel racconto, avrete vinto su tutta la linea.

Per correttezza, devo dirvi che è molto difficile che un esordiente riesca a pubblicare (con una casa editrice intendo) un racconto o una raccolta di racconti. E’ un genere meno diffuso, meno letto e quindi meno venduto.

Dall’altro lato, mi sento di fare una critica: ho letto racconti molto più belli e meglio scritti di romanzi (no, non vi dirò quali) o addirittura di trilogie (no, non vi dirò neanche questo).

Questo ci riporta alla mia considerazione iniziale: un bravo scrittore sa scrivere bene anche i racconti.

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