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Manuale•Non sa/non risponde

Un libro, un regista e due serie tv

23 Febbraio 2022 by Silvia T. Nessun commento

Volete sapere da dove ho avidamente attinto per scrivere questo nuovo libro?

Guardate il video! https://youtu.be/T1bcRf3rW9o

Spoiler: si tratta di un saggio molto importante, un regista che è stato il migliore nel suo genere e due serie tv inglesi con dei comici protagonisti!

Buona visione!

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Manuale

Il tuo “io” interiore

1 Aprile 2020 by Silvia T. Nessun commento

L’altro giorno ho visto la pubblicità di un tizio che vendeva servizi letterari. Aveva la giacca e la cravatta e prometteva di aiutare gli scrittori a organizzare il proprio “tempo” secondo un calendario ben preciso, così da poter scrivere un libro nel più breve tempo possibile.

Questo mi ha fatto pensare che devo passare meno tempo sui social durante questa quarantena, perché mi trovo in disaccordo con la maggior parte delle cose che leggo e seconda cosa…. che devo dare retta al mio “io” interiore.

L’altra sera, in uno dei miei momenti di meditazione e comunione con me stessa (nooo, scherzo, non ho mai momenti così) ho avuto un’illuminazione. Ascoltavo una canzone degli Evanescence del 2009 e, insomma, quando ascolti la tua musica da “giovane”, c’è sempre una parte di te che ritorna a quel momento. Ma non è questo il punto.

Il punto è che ascoltare musica di quando ero adolescente e non sapevo chi ero, mi fa capire quanto sia importante quello che ho capito negli anni: opporre meno resistenza alla mia natura è stata la mia salvezza, a un certo punto.

Cosa c’entra con la scrittura e con l’inizio di questo articolo? Parecchio.

Io invidio profondamente le persone che possono permettersi di “progettare” la scrittura di un libro ma non penso sia veramente possibile.

Questo perché per scrivere, il tuo “io” interiore deve essere sintonizzato con te. E questo non avviene programmando un incontro con Outlook.

Che cos’è l'”io” interiore? Beh, io non sono un dio o un guru, quindi non posso darvi delle risposte trascendentali. Posso parlarvi dell’ “io” scrittore però…

E’ quella voce dentro di voi (sì, siete un po’ pazzi ma in buona compagnia) che vi dice: “Ora si scrive”. Per quanto tu possa cercare di darti uno schema, una routine, delle scadenze, l’ultima parola è sempre la sua.

Lo è quando stai davanti a un computer da ore e hai scritto tre parole e lo è quando alle tre di notte ti viene in mente esattamente come puoi scrivere un capitolo.

E non fate finta di non sentirla. Opponete meno resistenza possibile alla vostra natura di scrittori. Forzarsi per non vedere questa parte di se stessi è… estenuante. Credetemi, ve lo dico per esperienza personale. E vi travolgerà la stesso. E poi, dai, essere dei creativi un po’ scombinati non è così male.

Pensate adesso che siamo in quarantena. Il mio “io” interiore che è anche sarcastico (d’altronde è il mio, non mi potevo aspettare altro) mi sta ripetendo in continuazione: “Allora, Shakespeare in quarantena per la peste scrisse Re Lear, che vogliamo fare? Imparare a fare la pizza a casa? Scrivi!”

E ha ragione, cavolo!

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Manuale

La luce all’inizio del tunnel: ricominciare a scrivere

4 Dicembre 2019 by Silvia T. Nessun commento

Vi posso assicurare che ci saranno giorni brutti. Molto brutti. Ci sono, nella vita di tutti. Ma per voi, cari colleghi scrittori, saranno ancora peggio. E non perché abbiamo l’oligopolio delle emozioni ma perché abbiamo una dannata ostinazione a cercare di capire. Dobbiamo meticolosamente passare al vaglio ciò che proviamo, capirne le ragioni e ovviamente chiederci fino all’ossessione se sia giusto che stia capitando a noi.

Ma, come mi disse una mia insegnante alle superiori, alcune cose sono così e basta e vanno accettate. Perché c’è un momento in cui ti crolla tutto addosso e ti sembra che possa solo peggiorare. E questo è il momento in cui dovete scrivere.

Non dico che uno scrittore felice non possa scrivere qualcosa di buono ma uno scrittore a cui le cose non vanno bene, scrive “grandi cose”. Accetto la diatriba che potrebbe scatenare questa affermazione. Ma i grandi scrittori del passato ci hanno lasciato una grande lezione: nella sofferenza c’è creatività.

Per vari motivi, questa è la situazione in cui mi trovo ora. Per cui, eccola qua la scintilla creativa. E’ora di ricominciare a scrivere. Solo che ora devo trovare il modo d’incanalare queste sensazioni in una storia, perché voglio scrivere un altro libro, non un altro diario.

Per fare questo, ho tentato di rientrare in contatto con persone che scrivono e ho notato una cosa che mi ha lasciato perplessa: c’è una tendenza generale a sottolineare l’importanza delle emozioni nei corsi di scrittura. Così nascono incontri interdisciplinari tra il coaching e la scrittura creativa. E mi chiedo: ma tutta la scrittura non è un confrontarsi con le proprie emozioni? Non esiste una scrittura di qualità (o che prova a esserlo) senza questo processo.

Quando ho scritto il primo capitolo di “Un momento di chiarezza”, non sapevo che fosse l’inizio di qualcosa. Mi sono svegliata una domenica mattina più stanca di come ero andata a letto; soffrivo per amore, per il lavoro, per la prospettiva che non sarei mai riuscita a finire uno dei miei tremila romanzi incompiuti. Volevo creare un alter ego a cui andasse tutto male ma che fosse talmente indurita dalla vita da sbattersene di tutto. La nascita di Daisy è imputabile al mio egoistico desiderio di scaricarle addosso parte (se non tutta, non mi offendevo!) della mia sofferenza.

Io non avevo fatto nessun percorso per capirmi meglio, per esprimere e accettare le mie emozioni ecc… Ho scritto e, visto il mio stato d’animo dei tempi, il primo capitolo non si poteva svolgere durante il carnevale di Rio de Janiero.

Però io avevo l’ironia, il sarcasmo. Beato sarcasmo che tutto protegge e rende ridicolo! Vedere il lato comico di quello che scrivevo me lo faceva vedere anche nella vita reale. Ed è così che la scrittura mi ha salvato (quella volta ma non è stata l’unica).

Il mio consiglio è: se vedete la luce davanti al tunnel andatele incontro, forse è l’inizio di qualcosa, forse no. Non chiedetevelo adesso. Dopo sarà programmazione e revisione e tutto quello di cui abbiamo parlato in questo manuale. Ma la scintilla, lasciamola libera e vediamo dove ci porta.

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